Una buona idea per aumentare la produttività e il benessere in azienda
Letteralmente, il termine “welfare” significa “benessere”.
Per welfare aziendale quindi, si intende l’insieme delle misure e dei servizi promossi dall’azienda come sostegno al reddito per accrescere il potere di spesa, la salute e il benessere dei propri lavoratori.
Perché di fatto, lo Stato risulta carente in questo ambito e attraverso una serie di disposizioni normative sta lasciando spazio alle aziende di occuparsene.
Ma inserire un piano di welfare nella politica retributiva aziendale non è poi così drammatico per le aziende.
Se ben organizzato, infatti, il welfare aziendale influisce positivamente sull’azienda perché:
I piani di welfare sono strutturati da un regolamento aziendale attraverso il quale si riconoscono alcuni benefici alla generalità dei lavoratori o a categorie omogenee degli stessi.
Tali benefici possono tradursi nell’erogazione di buoni pasto, buoni spesa o in un paniere di servizi per il lavoratore e per i suoi familiari.
Tutti questi benefit possono essere erogati attraverso convenzioni con il fornitore specifico oppure l’azienda può decidere di aderire ad una piattaforma digitale attraverso la quale il lavoratore accede a tutti i benefit nella disponibilità prevista dal portafoglio elettronico offerto dall’azienda.
Mentre i buoni pasto e buoni spesa sono dei crediti veri e proprio che il lavoratore ha a sua disposizione, i servizi che possono rientrare nel paniere offerto dall’azienda possono essere pagati anticipatamente dall’azienda o rimborsati a fronte di idonea documentazione.
Di seguito alcune esemplificazioni dei servizi erogabili:
* per dipendenti e familiari anche non fiscalmente a carico