"C’è chi dice che io sia capace di entrare subito in relazione con le persone: non so dire se è vero, però mi accorgo che spesso capita quando incontro gente nuova. Forse sarà perché io lascio molto spazio all’altro nella relazione, perché sono convinta che ci sia da imparare da tutti."
Sono entrata in Pierluca & Associati nel 2005. Per 10 anni ho lavorato all’ufficio paghe e poi mi è stato proposto di scendere al piano di sotto, dove c’è lo Spazio Fiscale.
Sono stata per parecchio tempo al Front Office: all’inizio ho fatto un po’ fatica, perché non riuscivo a vedere il risultato di quello che facevo.
Ma poi, con il tempo, mi sono resa conto che il mio compito è aiutare i clienti: li accompagno nella risoluzione dei problemi, non li lascio soli.
Ora, in seguito a un pensionamento, sono alla fatturazione: un altro cambio, ma non mi preoccupa. Il bello di stare in Pierluca & Associati è che non smetti mai di imparare.
C’è chi dice che io sia capace di entrare subito in relazione con le persone: non so dire se è vero, però mi accorgo che spesso capita quando incontro genta nuova. Forse sarà perché io lascio molto spazio all’altro nella relazione, perché sono convinta che ci sia da imparare da tutti.
Quindi tendo a fare un passo indietro, non mi metto mai a declamare qualità, anzi noto più le mie imperfezioni che i miei meriti.
Sarà il tempo della pandemia, ma è da poco più di un anno che cerco di venire a patti con la mia ansia da prestazione: ho scoperto che alle proprie fragilità si può voler bene, che a volte la responsabilità dovremmo sentirla prima verso di noi, che verso tutti i doveri ai quali ci sentiamo chiamati.
Io sono l’autonomia fatta persona: non chiedo aiuto, piuttosto a far le cose arrivo con la lingua di fuori, ma faccio da sola. Ecco, vorrei imparare che chiedere non è una debolezza, ma una posizione di forza.
Il motore della mia vita è mio figlio Giacomo.
Anche solo parlarne mi riempie di gioia e insieme commozione.
Quando mi è stato chiesto di scegliere un oggetto che mi rappresentasse, ho pensato subito al mattoncino lego arancione che sta accanto al pc.
Un giorno, mentre stavo venendo al lavoro, Giacomo mi fa “mamma, tieni” e mi dà il suo mattoncino. “Lo prendo, così ti penso tutto il giorno”.
Da allora è sempre con me.
Qui, in Pierluca&Associati, ho trovato una seconda famiglia.
Non c’è collega con cui non si sia instaurata una relazione. Qui accade così.
Se ripenso a 18 anni fa, non avrei mai pensato di arrivare dove sono oggi.
Ci sono alti e bassi, ci si prova, si cambia, si costruiscono ricordi, che vanno a finire, insieme a tutti gli impegni, nella mia inseparabile agendina.
Alla fine ho scelto lei per la foto: per quanto il mondo si sia digitalizzato, io non riesco a liberarmene.
La mia agenda non mi abbandona mai, sta sempre nel mio zainetto.
Dentro c’è tutta la mia vita: ogni anno, un colore nuovo, mai uguale al precedente.
Esattamente come sono io: una che ama i cambiamenti e che al limite dice “beh, almeno c’ho provato”.