Una parola tanto breve quanto temuta dai contribuenti che ogni anno sono tenuti alla comunicazione all’Agenzia delle Entrate dei propri dati contabili ed extracontabili, attraverso appositi modelli
Gli ISA valutano l'affidabilità fiscale del contribuente su una scala da 1 a 10. Un punteggio più alto comporta maggiori benefici fiscali. L'obiettivo è incentivare il rispetto degli obblighi tributari e migliorare la collaborazione tra contribuenti e amministrazione fiscale.
Gli ISA riguardano tutte le imprese e i lavoratori autonomi che svolgono una o più attività per le quali è stato approvato un modello ISA, a condizione che queste attività siano le principali e non ci siano cause di esclusione.
L’ “attività prevalente” è l’attività dal quale deriva durante l’anno il maggior ammontare di ricavi o compensi.
Gli ISA non si applicano ai contribuenti che:
I contribuenti che ottengono un buon punteggio con gli ISA (Indici Sintetici di Affidabilità) possono godere di diversi vantaggi fiscali.
Vediamoli insieme nella seguente tabella:
Se un contribuente non raggiunge un punteggio "affidabile", può correggere eventuali errori nei dati inseriti o dichiarare componenti positivi aggiuntivi che non sono presenti nelle scritture contabili ma che sono rilevanti per IVA, IRAP e Redditi. Questi aggiustamenti non comportano sanzioni o interessi, purché le imposte aggiuntive siano pagate entro i termini previsti, con la possibilità di rateizzare.
Se un contribuente non comunica i dati richiesti per l'applicazione degli ISA, oppure comunica dati inesatti o incompleti, potrebbe essere soggetto a sanzioni amministrative che vanno da 250 a 2.000 €, oltre a possibili controlli da parte delle autorità fiscali.