IL RUOLO DEI CONSULENTI NEL CODICE DELLA CRISI D'IMPRESA

La figura del Consulente del Lavoro assiste l’imprenditore nel definire un’impostazione strategica e un adeguato assetto organizzativo alla propria impresa.

 

 

Il nuovo Codice della Crisi d’Impresa e dell’insolvenza valorizza il momento organizzativo dell’impresa in un’ottica previsionale, regolamentando analiticamente la fase pre-dissesto.

Viene infatti introdotto un sistema di monitoraggio tramite appositi indicatori della crisi finalizzato a far emergere tempestivamente le difficoltà del debitore ad adempiere regolarmente alle proprie obbligazioni.

L’articolo 36 del Codice, richiede all’imprenditore l’adozione di adeguate misure idonee a rilevare tempestivamente lo stato di crisi e intraprendere le iniziative necessarie a farvi fronte.

Ciò che viene richiesta, è la responsabilizzazione dell’imprenditore affinché preservi il valore dell’impresa nell’ottica della continuità aziendale.

 

♦ IL RUOLO DEI CONSULENTI DEL LAVORO

Il Consulente del Lavoro assiste l’imprenditore nell’adottare un’impostazione strategica, in coerenza con quanto stabilito dalle nuove direttive.

Infatti, l’art. 2 del Codice della Crisi d’Imprese e dell’Insolvenza, introduce la nozione di “strumenti di regolazione della crisi e dell’insolvenza”, definiti come “le misure, gli accordi e le procedure volti al risanamento dell’impresa attraverso la modifica della composizione, dello stato o della struttura delle sue attività e passività o del capitale, oppure volti la liquidazione del patrimonio o delle attività che, a richiesta del debitore, possono essere preceduti dalla composizione negoziata della crisi”.

Si tratta quindi di misure volte a ristrutturare le attività al fine di conseguire il risanamento dell’impresa.

La figura del Consulente del Lavoro è decisiva, sia nella fase dell’istruttoria, sia nell’individuazione di possibili soluzioni.

Le misure e gli assetti che l’imprenditore deve adottare sono:

1.      Rilevare eventuali squilibri di carattere patrimoniale o economico-finanziario;

2.      Verificare la sostenibilità dei debiti e le prospettive di continuità aziendale;

3.      Ricavare le informazioni necessarie a utilizzare la lista di controllo particolareggiata e a effettuare il test per la verifica della perseguibilità del risanamento.

Il Consulente del Lavoro è un professionista dell’area giuridica-economica che favorisce lo sviluppo dei processi economici aziendali, la gestione delle risorse umane e la gestione delle criticità del fare impresa.

L’attività del Consulente del Lavoro si colloca quindi in posizione centrale tra le imprese, le istituzioni pubbliche e i lavoratori, nelle dinamiche e procedure complesse previste dal Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza.

 

 

Fonte: “Il Sole 24Ore”

 


Per saperne di più

Sara Sanna di Spazio Soluzioni Srl

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