Istituito il Codice Identificativo Nazionale (CIN) per le locazioni turistiche, affitti brevi e strutture ricettive. Scopri cos’è e quali sono gli obblighi da rispettare
Il c.d. “Decreto Anticipi” ha introdotto l'obbligo di attribuzione di un Codice Identificativo Nazionale (CIN) per:
Il codice identificativo è pensato per rendere più tracciabile il mercato degli affitti brevi. Sarà assegnato dal Ministero del Turismo, tramite una procedura automatizzata e a seguito della presentazione, da parte del locatore, di un’istanza telematica dove verranno indicati i dati catastali della struttura e l’attestazione dei requisiti di sicurezza degli impianti.
Il CIN con i relativi dati dell’immobile verranno trasmessi a una banca dati nazionale, di prossima attuazione, che sarà pubblica e liberamente consultabile.
Nel caso in cui l’unità sia già dotata di uno specifico codice identificativo locale (es. CIN regionale, comunale o delle Province Autonome), sarà compito delll’ente competente provvedere all’automatica ricodificazione del codice.
N.B.
L’obbligo di indicazione è previsto anche per i soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare e per quelli che gestiscono portali telematici.
Le verifiche sugli adempimenti di cui sopra e le relative sanzioni saranno attribuite ai Comuni e sono così definite: