TFR IN BUSTA PAGA: DA LUGLIO STOP ALLA Qu.I.R. E RITORNO ALLA DISCIPLINA ORDINARIA

A partire dal 1 Luglio 2018, la corresponsione mensile del TFR in busta paga non sarà più ammessa.

Termina il 30 Giugno 2018 il periodo sperimentale di applicazione della Qu.I.R. che consente a tutti i lavoratori dipendenti del settore privato, in possesso di un’anzianità di servizio pari ad almeno 6 mesi, di scegliere se ricevere mensilmente – unitamente alla retribuzione ordinaria – la quota di trattamento di fine rapporto maturata nel periodo corrispondente.

Qualora il lavoratore avesse manifestato la volontà di ricevere il TFR in busta paga, esse resta vincolante fino al 30 giugno 2018.
 
A partire dal 1 Luglio 2018, la corresponsione mensile del TFR in busta paga non sarà ammessa in nessun caso.
 
La disciplina ordinaria prevista dalla Legge che tornerà in vigore, prevede esclusivamente la possibilità che il datore di lavoro anticipi l’importo accantonato se ricorrono le seguenti condizioni:

  1. lavoratore in possesso di almeno 8 anni di anzianità di servizio presso lo stesso datore di lavoro;
  2. limite massimo di anticipazione pari al 70% del trattamento maturato;
  3. concessione una sola volta nel corso del rapporto di lavoro.

La richiesta inoltre, salvo accordo tra le parti, deve giustificare la necessità di sostenere spese straordinarie per:

  • terapie e interventi;
  • acquisto prima casa per sé o per i figli;
  • fruizione dei congedi parentali e per formazione del lavoratore.

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