IL PERIODO DI PROVA NEI RAPPORTI DI LAVORO SUBORDINATO

Il periodo di prova è fondamentale per il rapporto di lavoro. Disciplinato da leggi e contratti collettivi, consente a datore e dipendente di valutare reciprocamente la collaborazione.

 

 

Nella stipula di un contratto di lavoro subordinato è possibile prevedere, nella fase iniziale del rapporto di lavoro, un arco di temporale definito “periodo di prova” che è regolato dal Codice Civile e dai contratti collettivi nazionali di lavoro (CCNL).

Durante il periodo di prova il lavoratore è assunto regolarmente, con tutti i diritti e doveri previsti per il rapporto di lavoro subordinato, ma consente ad entrambe le parti (datore di lavoro e lavoratore) di poter recedere dal contratto senza obbligo di preavviso e senza motivazione.

Per essere valido il periodo di prova va indicato per iscritto nel contratto di lavoro stipulato e sottoscritto al momento dell’assunzione. In mancanza di questa clausola il rapporto viene considerato definitivo fin dal primo giorno.

La durata del periodo di prova è stabilita da ogni singolo CCNL che può prevedere periodi differenti in base al livello o tipologia di rapporto.

Inoltre la Legge n. 203/2024 disciplina il calcolo del periodo di prova anche per i rapporti a tempo determinato nei casi in cui il CCNL non lo ha ancora regolamentato.

Durante il periodo di prova possono sopraggiungere eventi che lo sospendono momentaneamente come malattia, maternità, infortunio ecc. ma che riprenderà al rientro in servizio del dipendente.

Se alla scadenza del periodo di prova indicato nel contratto nessuna delle due parti intende recedere, il rapporto di lavoro prosegue automaticamente diventando definitivo.

Diversamente se una delle parti intende interrompere il rapporto può farlo in qualsiasi momento, senza obbligo di preavviso o motivazione, purché sia entro la durata del periodo di prova.

In ogni caso il recesso non può comunque essere discriminatorio o lesivo di diritti costituzionali.

Si può definire quindi il periodo di prova uno strumento importante sia per il datore di lavoro che per il lavoratore in quanto permette ad entrambi di testare l’idoneità al ruolo, la compatibilità con l’ambiente lavorativo e le aspettative reciproche.

Tuttavia per essere valido deve rispettare la forma e i limiti stabiliti dalla Legge e dai contratti collettivi.

 


Per saperne di più

Giulia Bruciati di Spazio Paghe Srl

071 659659


 

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