E-FATTURA: I nuovi standard obbligatori

La fattura elettronica è oramai un documento che è diventato “abituale” anche se bisogna porre alcune attenzioni sulla sua corretta compilazione.

 

 

Sebbene il documento digitale non sconvolga più ma richieda solo un po’ di maggiore attenzione nella sua gestione quotidiana, dal primo gennaio 2021, in via obbligatoria, cambia il tracciato della fattura elettronica (dal primo ottobre 2020 i nuovi tracciati potevano essere utilizzati in via facoltativa). A porre in essere il cambiamento è il provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate del 20 aprile 2020, n. 166579/2020.

L’Agenzia delle Entrate ha inoltre ha reso disponibile sul proprio sito una guida alla nuova fattura elettronica. 

Le principali novità delle nuove specifiche tecniche della fattura elettronica, riguardano: 

1. I nuovi codici per il «tipo Documento»

2. L'ampliamento dei codici per la «Natura» dell'operazione

3. I nuovi codici per il «Tipo Ritenuta»

4. I nuovi codici per le «Modalità pagamento».

 

I NUOVI CODICI PER IL «TIPO DOCUMENTO»

Aumentano passando da 7 a 18. All'interno dei nuovi codici vi sono ora anche quelli che distinguono le fatture differite e quelle contenenti cessioni di beni ammortizzabili.

Vengono aggiunti nuovi codici con riferimento alle autofatture, quindi non sarà più possibile indicare solamente il codice generico “TD20 Autofattura”. Vengono anche introdotti due codici, il “TD17” e il “TD18” che servono per creare il documento in xml di integrazione dell'acquisto di servizi esteri e di beni intracomunitari. Tali documenti però, allo stato attuale, non devono essere necessariamente inviati al Servizio di Interscambio, ma potranno essere comunque oggetto di invio su scelta del contribuente che in questo modo dovrebbe anche poter evitare la compilazione del così detto “esterometro”. 

 

L'AMPLIAMENTO DEI CODICI PER LA «NATURA» DELL'OPERAZIONE

I codici «Natura» dell'operazione diventano 24, rispetto ai 7 precedenti. 

Con riferimento all'inversione contabile, il codice “N6”, che non può più essere utilizzato dal primo gennaio 2021, viene sostituito da nove diversi codici ad ognuno del quale corrisponde una particolare norma che impone l'applicazione del reverse charge nazionale. 

 

I NUOVI CODICI PER IL «TIPO RITENUTA»

Anche in questo caso aumentano i tipi di codici da indiare, come riportato nella tabella sottoesposta, venendo introdotti codici per il contributo Inps, per il contributo Enasarco, per il contributo Enpam ed infine per altri contributi previdenziali.


I NUOVI CODICI PER LE «MODALITÀ PAGAMENTO»

Con riferimento alle modalità di pagamento e al rispettivo campo che si trova all'interno della fattura elettronica, viene aggiunto sostanzialmente il codice “MP23 PagoPA” ai codici già esistenti.

Nelle tabelle che segue vengono individuati sia i “vecchi” valori, comunque utilizzabili ancora fino al 31 dicembre 2020, sia quelli nuovi.

 

 

 

 

Download

Vuoi restare sempre aggiornato sulle ultime novità?