Un bonus fiscale per chi accetta pagamenti elettronici: il credito d’imposta sulle commissioni resta attivo anche nel 2025.
Il credito d’imposta sulle commissioni per i pagamenti elettronici è un’agevolazione fiscale prevista per incentivare l’uso di strumenti digitali di pagamento e ridurre il contante nelle transazioni quotidiane introdotta dal Decreto Legge n. 124/2019, tutt’ora attiva.
Si tratta di un credito d’imposta pari al 30% delle commissioni addebitate agli esercenti per i pagamenti effettuati con:
Hanno diritto al credito tutti i soggetti che:
Il credito è pari al 30% delle commissioni pagate all’intermediario per ogni transazione elettronica accettata.
Le spese agevolabili sono quelle sostenute dal 1° luglio 2020 in poi, con il credito ancora attivo nel 2025.
Il credito si utilizza esclusivamente in compensazione tramite modello F24, usando il codice tributo 6916 e può essere utilizzato a partire dal mese successivo a quello in cui le commissioni sono state addebitate.
Per usufruire correttamente del credito, è obbligatorio conservare gli estratti conto o documenti riepilogativi rilasciati dal gestore del POS.
ESEMPIO PRATICO
Se in un mese un professionista ha ricevuto pagamenti elettronici per 2.000 € e ha pagato commissioni pari a 40 €, potrà usufruire di un credito d’imposta pari a:
40 € × 30% = 12 €
che potrà utilizzare nel F24 per abbattere altre imposte (es. IVA, INPS, IRPEF).
*IMPORTANTE*
Il credito non concorre alla formazione del reddito e non è soggetto a IRPEF/IRES.