Nuovo bando per le imprese marchigiane che investono in efficienza energetica e fonti rinnovabili, con contributi fino a 300.000 euro tra fondo perduto e finanziamento a tasso zero.
La misura ha l’obiettivo di rendere più efficiente dal punto di vista energetico il settore produttivo, partendo dalla diagnosi energetica, promuovere l’uso di impianti a energia rinnovabile per l’autoconsumo e ridurre in media almeno del 30% le emissioni di gas serra rispetto a prima.
Micro, Piccole, Medie e Grandi Imprese in forma singola, iscritte e attive da almeno due anni nel Registro delle Imprese, con sede legale e operativa nella Regione Marche, la cui attività prevalente o secondaria rientra nei seguenti Codici ATECO:
B - Attività estrattive;
C - Attività manufatturiere;
D - Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata;
E - Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di trattamento dei rifiuti e risanamento;
F - Costruzioni;
G - Commercio all’ingrosso e al dettaglio;
H - Trasporto e magazzinaggio;
I - Attività dei servizi di alloggio e ristorazione;
N - Attività professionali, scientifiche e tecniche;
S - Attività artistiche, sportive e divertimento;
R - Esclusivamente Codice 87 Servizi di Assistenza sociale residenziale e Codice 88 Servizi di assistenza sociale non residenziale.
Le imprese devono avere la piena disponibilità dell’edificio (non abitativo) e/o dell’area dove sarà fatto l’investimento, e le utenze devono essere intestate a loro.
L’energia prodotta e consumata deve servire l’attività dell’impresa, e l’edificio e l’area devono essere strumentali e pertinenti allo svolgimento dell’attività.
Sulla base di una diagnosi energetica preventiva obbligatoria (redatta secondo le linee guida ENEA o con certificazione ISO 50001), sono ammessi i seguenti interventi:
A. EFFICIENTAMENTO ENERGETICO DEL PROCESSO PRODUTTIVO,ad esempio tramite la sostituzione di macchinari, impianti o linee produttive con versioni ad elevata efficienza energetica (elettrica e/o termica), compreso l’uso di nuove tecnologie.
B. INSTALLAZIONE DI IMPIANTI A ENERGIA RINNOVABILE PER L’AUTOCONSUMO DI ENERGIA ELETTRICA E/O TERMICA.Gli impianti fotovoltaici devono includere un sistema di accumulo, a meno che non si dimostri che almeno il 70% dell’energia prodotta viene autoconsumata. Sono ammessi anche rifacimenti, ricostruzioni o potenziamenti di impianti già in funzione prima del 2014, purché l’intervento ne migliori la potenza e/o l’efficienza. Gli impianti possono essere installati su coperture, pensiline o a terra, se l’area è idonea secondo la normativa vigente. Non sono ammessi impianti su coperture in amianto, a meno che non venga rifatta la copertura.
Per essere ammessa, la domanda di finanziamento deve includere entrambi gli interventi A e B. In alternativa, l’intervento A può essere sostituito da un intervento C, solo se l’impresa dimostra di non poter realizzare l’intervento A per motivi legati alla propria attività o a investimenti già fatti.
C. EFFICIENTAMENTO ENERGETICO DEGLI EDIFICI PRODUTTIVI, compresi magazzini e uffici, attraverso l’isolamento dell’edificio e la sostituzione degli impianti termici ed elettrici.
D. SISTEMI DI ACCUMULO INNOVATIVI, come quelli a idrogeno verde.
E. INTERVENTI DI AMMODERNAMENTO DELLE CABINE ELETTRICHEe installazione di gruppi di continuità (UPS) adeguati a garantire l’alimentazione degli impianti anche in caso di interruzioni o sbalzi di corrente.
F. INTRODUZIONE DEI SISTEMI DI GESTIONE E MONITORAGGIO DEI CONSUMIenergetici e la produzione di energia. Questi sistemi devono aiutare a identificare sprechi, migliorare l’efficienza, ridurre i costi e registrare i dati orari per almeno 5 anni.
Gli interventi possono riguardare più sedi della stessa impresa, ma ogni sede deve rispettare tutti i requisiti del bando.
Gli interventi scelti devono essere quelli indicati dalla diagnosi energetica come più efficaci per ridurre i consumi, in linea con la strategia aziendale.
Sono ammessi solo i progetti con un investimento minimo di 50.000 euro.
Le spese che possono ricevere il contributo sono:
Spese per investimenti materiali, come impianti, macchinari, attrezzature, sistemi, materiali e componenti necessari al progetto, inclusi anche sistemi per il monitoraggio e la gestione dell’energia. Sono ammesse anche le opere edili e impiantistiche strettamente legate agli interventi. È possibile includere anche le spese per la rimozione di coperture in amianto, ma solo se necessarie per installare impianti a energia rinnovabile o per coibentare il tetto. In questo caso, sono considerate spese accessorie.
Spese tecniche, come la diagnosi energetica, la certificazione ISO 50001 e la direzione lavori, fino al 10% del costo totale del progetto ammesso.
Le spese sono ammesse:
Dal 30 giugno 2022, per la parte coperta da contributo a fondo perduto.
Dalla data della decisione di investimento, per la parte coperta dal finanziamento agevolato “Fondo Credito Energia”, secondo l’art. 58 del Regolamento (UE) 1060/2021.
Le spese sono ammissibili solo se il progetto non è già concluso alla data di presentazione della domanda.
L’agevolazione copre dal 40% al 100% dei costi ammessi, a seconda della dimensione dell’impresa, secondo il Regolamento (UE) n. 2831/2023.
È composta da:
Il contributo massimo che può essere concesso è di 300.000 euro.
Il finanziamento agevolato ha:
Le rate sono trimestrali e posticipate, con queste condizioni:
La domanda può essere inviata online tramite la piattaforma disponibile sul sito: https://app.creditofutromarche.it, dalle ore 10:00 del 23 luglio 2025 fino alle ore 10:00 del 25 luglio 2025.
Le domande saranno valutate in base all’ordine cronologico di arrivo.