BURNOUT: COS'È E COME PREVENIRLO

È molto importante saper riconoscere lo stress dei propri dipendenti, ma com'è possibile prevenire il burnout e combatterlo?

 

 

Per capirne l’importanza e le ripercussioni, vediamo qualche dato.

Il 42% dei lavoratori afferma di aver avuto problemi legati allo stress a causa del proprio lavoro.

Il 41% dichiara di non aver detto niente per paura di veder stroncata la propria possibilità di carriera.

Il 38% pensa che i colleghi e i manager non capirebbero.

E' evidente, quindi, una scarsa comprensione del problema e una tendenza a nasconderlo.

? Cos'è il bornout?

Il termine “burnout” (letteralmente bruciato, consumato), comprende tutta una serie di manifestazioni psicologiche e comportamentali quali fenomeni di affaticamento, logoramento, esaurimento emotivo e improduttività lavorativa.
Rientrano anche una costellazione di altri sintomi come ad esempio somatizzazioni, apatia, eccessiva stanchezza e risentimento, tutti connessi allo svolgimento di attività professionali a carattere sociale.

In altri termini il burnout si pone, in modo esplicito, quale effetto del fallimento e dell’insuccesso nella gestione dello stress lavorativo.

Perciò, la sensazione di inadeguatezza nello svolgere il proprio ruolo insieme alla perdita della capacità di controllo nei confronti della propria attività professionale sono solo due delle cause più frequenti del disadattamento del burnout che continua con il sovraccarico di lavoro, senso di impotenza e mancanza di controllo, mancanza di senso di comunità e riconoscimento inadeguato per il lavoro svolto.

Rilevare queste disfunzioni nell’organizzazione del lavoro e gestirle è un primo ed importante passo per l’azienda.

? Com'è possibile prevenirlo e combatterlo?

Per quanto riguarda i migliori modi per prevenire lo stress i manager possono fare molto: 

  • privilegiare la qualità contro la quantità di tempo passato davanti al computer;
  • prendere in considerazione l’acquisizione di nuovi talenti in caso ci siano ripetuti straordinari da parte dei proprio lavoratori;
  • considerare importante il benessere dei lavoratori di qualunque tipologia, impattando sulla cultura aziendale e concedendo ferie anche per chi lavora da remoto (cosa non sempre scontata);
  • imparare a limitare la comunicazione fuori dalle ore di lavoro, dando confini ben precisi.

Di solito viene considerato di staccare la spina e dedicarsi alla vita privata, ma ciò procura solo un sollievo temporaneo, bisogna cercare le radici profonde del malessere, facendosi delle domande ben precise.

Inoltre, rientra proprio tra i compiti del manager assicurarsi che tutti stiano bene all’interno dell’azienda, individuando gli eventuali sintomi di stress e gestendo un’assistenza personalizzata.

In questo senso, il fenomeno di burnout, dovrebbe essere adeguatamente valutato dal datore di lavoro, in un percorso sociale volto a valorizzare sempre di più l’interazione tra le condizioni organizzativo-ambientali e con la salute e dignità del lavoratore, ne gioveranno largamente la salute del singolo così come il benessere aziendale.

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