PARTITA IVA: COME PAGARE MENO TASSE

Non esistono trucchi per pagare meno tasse ma esiste un metodo per ridurre le tasse fino al 15% del reddito imponibile. Vediamo insieme quale.

 

 

 

♦  RISPARMIARE SULLE TASSE CON IL REGIME FORFETTARIO

Il regime forfettario è un regime fiscale agevolato che ha preso il posto del precedente Regime dei Minimi. Rispetto al regime ordinario, il forfettario presenta interessanti vantaggi, ovvero:

TASSAZIONE

I forfettari versano una minore quantità di tasse, per via della sostituzione dei normali tributi (IRPEF e Addizionali) con un’unica imposta, calcolata tramite un’aliquota pari al 15% o al 5%, che si applica sul reddito imponibile (e non sull’intero fatturato);

FRANCHIGIA IVA

Le operazioni (vendita e prestazione di servizi) eseguite dai forfettari sono tutte in franchigia IVA. In altre parole, non prevedono alcuna maggiorazione (22%, 10% o 4%) rispetto al compenso richiesto dal lavoratore, che può quindi offrire le stesse prestazioni dei concorrenti che adottano un altro regime, ma ad un prezzo più basso;

ASSENZA DI CONTABILITA’

Il regime forfettario non presenta una vera e propria contabilità in quanto non richiede la registrazione delle fatture emesse e ricevute. Unico obbligo è quello di conservare tutte le fatture indicando la numerazione con numero progressivo.

ADEMPIMENTI

I forfettari sono esonerati da svariati adempimenti: non soltanto da tutti quelli legati all’IVA e alla tenuta dei registri contabili, bensì anche dalla presentazione dell’esterometro, studi di settore, etc.

La tassazione forfettaria, come detto in precedenza, si basa sull’applicazione di una sola imposta sostitutiva, con aliquota al 15% (in certi casi al 5%) sul reddito imponibile.

In che modo si ottiene il reddito imponibile?

Il conteggio avviene attraverso due passaggi:

1.      Moltiplicare il fatturato incassato per il coefficiente di redditività associato al proprio Codice ATECO (generalmente pari al 78% per i professionisti, al 67% per le attività artigianali e al 40% per quelle commerciali): il risultato parziale viene chiamato reddito lordo.

2.      Deduzione della somma versata per i contributi previdenziali. L’importo ottenuto viene definito reddito imponibile, su di esso infatti, si applica l’aliquota (15% o 5%) dell’imposta sostitutiva.

 

ESEMPIO

Marco, videomaker libero professionista, ha fatturato ed incassato 30.000 Euro. Nello stesso anno, ha versato 3.000 Euro di contributi previdenziali alla Gestione Separata INPS, la Cassa Previdenziale cui fa riferimento.

Il suo Codice ATECO (“74.20.19 – Altre attività di riprese fotografiche”) presenta un coefficiente di redditività pari al 78%, per cui le spese deducibili corrispondono al restante 22%.

 

QUINDI

30.000 * 78% = 23.400 Euro (Reddito Lordo)

23.400 – 3.000 = 20.400 Euro (Reddito Imponibile)

Di conseguenza Marco deve versare un’imposta sostitutiva pari a:

20.400 *15% = 3.060 Euro (con aliquota standard)

20.400 *5% = 1.020 Euro (con aliquota start-up)

 

♦   ALIQUOTA START-UP: REQUISITI PER PAGARE MENO TASSE

Per accedere all’aliquota start-up è necessario possedere sia i requisiti per il regime forfettario sia quelli per l’aliquota start-up, ovvero:

  • Nei tre anni precedenti all’apertura della nuova P. IVA, il soggetto non deve aver esercitato attività artistica, professionale o d’impresa (neanche in forma familiare/associata);
  • La nuova attività non deve essere la mera prosecuzione di un’altra attività esercitata in precedenza, né sotto forma di lavoro autonomo, né di lavoro subordinato (compresi contratti co.co.co e co.co.pro, tirocini e stage con busta paga), fatta eccezione per la pratica obbligatoria per l’accesso a determinate professioni.
  • Se l’attività consiste nella prosecuzione di altra attività svolta da un soggetto terzo, i ricavi ottenuti nell’anno precedente devono essere inferiori alla soglia massima consentita, vale a dire 85.000€.

L’aliquota start-up ha una durata massima di cinque anni, a partire dall’apertura della Partita IVA.

 

♦   DA REGIME ORDINARIO A FORFETTARIO: QUALI SONO LE CARATTERISTICHE?

Chi vuole passare dal regime ordinario al forfettario, allo scopo di pagare meno tasse, può farlo solamente se non sussistono cause di esclusione e se si rispettano le seguenti caratteristiche:

  •  85.000 Euro / anno di fatturato incassato;
  •  20.000 Euro /anno di spese per assunzione e retribuzione del proprio staff.
  •  30.000 Euro lordi per eventuali redditi da lavoro dipendente.

Fonte:Fiscozen


Per saperne di più

Luca Mandolini di St. Comm.le Ass.to Pierluca e Mandolini

071 63757


 

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