OUR PEOPLE: CONOSCIAMO MEGLIO SARA DI SPAZIO SOLUZIONI

"Qui, non appena mi hanno conosciuta un po’, mi hanno detto: “Sara, tu sei fatta per la gestione”. In Pierluca&Associati c’è questa capacità di vedere e valorizzare i talenti delle persone, a volte ancor prima che sia tu stessa a riconoscertelo. Io ci ho creduto e mi sono impegnata per essere all’altezza di quello sguardo. "

 

In Pierluca&Assocaiti sono arrivata 5 anni fa. Prima ero in un altro studio, dove facevo praticantato come commercialista. Non so perché, ma fare la commercialista è sempre stato il mio sogno, fin da bambina.

La scelta di Economia all’università è stata la logica conseguenza di quel sogno.

Poi però l’esperienza che stavo facendo non era come me l’aspettavo e ho deciso di cambiare strada.

Qui, non appena mi hanno conosciuta un po’, mi hanno detto: “Sara, tu sei fatta per la gestione”.

In Pierluca&Associati c’è questa capacità di vedere e valorizzare i talenti delle persone, a volte ancor prima che sia tu stessa a riconoscertelo.

Io ci ho creduto e mi sono impegnata per essere all’altezza di quello sguardo.

Questa tenacia mi viene dallo sport: sono cintura nera di taekwondo.

Avevo 8 anni quando ho iniziato e mio fratello con me, di due anni più piccolo: Adriano è stato il nostro allenatore di una vita, fino a 6 anni fa.

Non so nemmeno esprimere cosa sia stata per me la sua perdita: Adriano ci ha cresciuto come un padre.

Ogni sera in palestra ci ha preso per mano e ci ha sostenuto nel diventare grandi.

Io era una ragazzina parecchio timida, ma lo sport mi ha aiutato molto: Adriano mi ripeteva in continuazione “Ricordati che il principale avversario sei tu”.

Ho impostato la mia vita sul suo motto: io non ce la faccio non esiste.

Lo sport rappresenta una vera e propria scuola di vita: molti degli insegnamenti impartiti dallo sport valgono anche al di fuori della palestra.

Prima bisogna combattere le proprie paure, poi l’avversario, ma sempre con il massimo rispetto.

Il taekwondo è un’arte marziale, ti dà una disciplina. Ti educa alla competizione positiva, a partire dal riconoscimento delle capacità altrui e dall’accettazione delle proprie responsabilità e dei propri errori o limiti. L’avversario non è un nemico, ma colui che ti consente di tirar fuori il meglio delle tue capacità.

Tanti anni di attività agonistica mi hanno insegnato a non aver paura di non saper fare: mi alleno e so che posso farcela.

Per crescere, ogni essere umano ha bisogno di qualcuno che gli tenda una mano, che lo “annaffi” di amore come una piantina ha bisogno di acqua per sopravvivere.

A me quella mano è stata tesa e ora voglio restituire quello che mi è stato dato: sono diventata allenatrice di taekwondo per i bambini.

Se è vero che per crescere un bambino ci vuole un villaggio, io di quel villaggio ne voglio far parte.

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