IL DISTACCO DEI LAVORATORI - parte I

Il distacco dei lavoratori è tale quando un datore di lavoro (detto distaccante), per suo interesse mette temporaneamente a disposizione di un altro soggetto (distaccatario) uno o più lavoratori (distaccati) per lo svolgimento di una determinata attività lavorativa.

Il distacco può avvenire tra due imprese con sede in Italia, oppure, può realizzarsi attraverso i confini nazionali. In questo caso, si parla di distacco transnazionale.

In questo articolo, nello specifico, approfondiamo il trasferimento dei lavoratori in ambito europeo in quanto, recentemente la normativa italiana ha subito alcune variazioni. Ciò al fine di contrastare il preoccupante incremento del fenomeno del dumping sociale che compromette la leale concorrenza tra le imprese del mercato unico. Il precedente decreto infatti, alquanto lacunoso, non era stato in grado di eliminare le ricorrenti disparità di trattamento fra lavoratori stranieri e domestici.

Dal 26/12/2016, il nuovo quadro di regole fornisce maggiori tutele ai lavoratori assicurando l’applicazione delle medesime condizioni di lavoro e di occupazione dei propri colleghi di pari livello nell’impresa distaccataria.
Inoltre, viene introdotta una comunicazione preventiva da effettuare entro 24 ore del giorno antecedente l’inizio del distacco.
Il decreto entrato in vigore a dicembre definisce i tecnicismi della comunicazione e introduce l’obbligo di conservare per tutto il periodo del distacco e fino a due anni successivi alla sua cessazione, il contratto di lavoro e ogni altro documento concernente il rapporto.
Questa documentazione deve essere conservata da un referente aziendale residente nel Paese di distaccatario, appositamente nominato dall’impresa distaccante.
L’Ispettorato Nazionale del Lavoro, fa presente che, trattandosi di obbligo funzionale all’esercizio del potere di controllo da parte degli organi di vigilanza, la documentazione va sempre predisposta e conservata in lingua italiana pena l’applicazione della prevista sanzione amministrativa.

Per il settore dei trasporti su strada di merci la disciplina è ancora più specifica.
Precisiamo infine, che ogni Paese europeo ha la sua disciplina circa il distacco dei lavoratori all’estero. Ciò significa che se - ad esempio - distacchiamo dall’Italia verso la Francia, dovremo rispettare la normativa francese ma se dall’Olanda venisse distaccato un lavoratore verso un’azienda Italiana, allora l’imprenditore olandese è tenuto a rispettare le regole che abbiamo sopra descritto.

Data la particolarità della normativa, vi invitiamo a contattarci qualora vi si presenti la possibilità di distaccare lavoratori fuori dall’Italia o di accogliere lavoratori provenienti da altri paesi.
 

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