NOVITA’ DEL CREDITO BANCARIO: OPPORTUNITA’ E RISCHI

La situazione riguardante il credito bancario risulta fortemente modificata dai recenti interventi normativi a vario livello.

 

 

♦   ATTUALI OPPORTUNITA'

Lo Stato, con la Legge di Bilancio 2021 ha stabilito: 

  • La proroga al 30 giugno 2021 della moratoria sui prestiti, consentendo di rinviare il termine di ripresa dei pagamenti delle rate dei finanziamenti. Non serve fare domanda per chi già beneficia della moratoria perché in tal caso la proroga è automatica.
  • La proroga al 30 giugno 2021 per l'utilizzo della garanzia pubblica per nuovi finanziamenti e consolidamento di finanziamenti già esistenti. 

Recentemente, il Sostegni Bis (D.L. 73/2021) ha ulteriormente prorogato al 31/12/2021:

  • I prestiti bancari per la sola quota capitale, con obbligo quindi di pagare la quota interessi delle rate del 2° semestre 2021, tale proroga non è automatica ma occorre mettersi in contatto con il proprio istituto entro il 15/06/2021;
  • Le garanzie pubbliche sui finanziamenti riducendola dal 90% all’80%.

La Regione Marche, da parte sua, ha prorogato al 30 giugno 2021 per ora l'operatività di alcuni strumenti di finanziamento a condizioni favorevoli (tasso fisso, durate, preammortamento, contributi in c/interessi, ecc.) e garantiti dai confidi.

Queste ed altre opportunità creditizie vanno valutate rapidamente e con attenzione alle future esigenze della impresa: ciò in quanto, dopo il suddetto termine del 31 dicembre, tali strumenti difficilmente verranno mantenuti e fonti autorevoli paventano sin da ora il rischio di una forte stretta creditizia. 


♦   NUOVI CRITERI PER CONCESSIONE FIDI

L’Europa ha emanato nuove linee guida alle quali le Banche si dovranno attenere per i fidi concessi dall’01/07/2021. Tali linee prevedono che “nel valutare il merito creditizio del cliente, le banche dovrebbero porre enfasi su una stima realistica e sostenibile del reddito, e non sulla garanzia reale disponibile. La garanzia reale dovrebbe essere di per sé un criterio determinante per l’approvazione di un finanziamento”.

In altre parole, per la concessione del credito d’ora in poi le banche daranno sempre meno peso ai bilanci storici, ma dovranno porre attenzione a ciò che probabilmente potrà accadere in futuro, per la semplice ragione che il futuro non riproporrà il passato, soprattutto nella nostra epoca caratterizzata da una volatilità ed iper-competizione estrema.

La conseguenza immediata è che l’impresa non potrà presentare business plan che sia la semplice proiezione aritmetica dei dati storici, ma dovrà supportare la proiezione da un’analisi di scenario che giustifichi la previsione.

 

♦   BLOCCO DEI CONTI PER INSOLVENZE

Dall’ 1/1/21 sono entrate in vigore nuovi criteri di rilevazione delle insolvenze: nello specifico, la normativa europea ha fissato nuove soglie di rilevanza per le esposizioni in arretrato. 

Ora i nuovi parametri per la definizione di insolvenza prevedono un arretrato di oltre 90 giorni consecutivi nel pagamento di un'obbligazione cosiddetta "rilevante". L'obbligazione (rate mutui, scoperto di c/corrente, ecc.) è considerata "rilevante" quando 

è superiore a 100 euro per le persone fisiche, professionisti, ed imprese con ricavi inferiori a 5milioni di euro ed esposizione verso la banca per meno di 1 milione di euro;

è superiore a 500 euro per tutte le altre imprese.

Con il superamento di tali soglie scatta il blocco dell’operatività bancaria, ma attenzione perché la banca potrebbe non comunicarlo al cliente.

È evidente che questa nuova disciplina avrà un impatto molto forte nel rapporto banca-impresa, rendendo prioritarie le attività di monitoraggio e pianificazione dei movimenti di conto. 

Diventa quindi opportuno che anche le piccole imprese adottino strumenti per la corretta gestione della tesoreria e per il controllo costante della Centrale Rischi Bankitalia. 

Quest’ultima attività è consigliata a tutte le aziende, anche senza fidi, perché talvolta le banche segnalano debiti e garanzie in modo irregolare, peggiorando ingiustamente i rating bancari, e causando blocchi per l’accesso al credito o alla normale operatività bancaria.

 

♦   CONCLUSIONI

Le tre novità combinate tra loro ed inserite in uno scenario macroeconomico di incertezza, a causa della crisi pandemica, consentono di concludere che le aziende faranno bene a:

  • monitorare costantemente la propria Centrale Rischi Bankitalia,
  • "mettere fieno in cascina", con richiesta di fidi anche se attualmente non necessari.

Per saperne di più

Marco Pierluca di Spazio Soluzioni Srl


 

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