|CoronaVirus| LAVORI EDILIZI ED ECOBONUS

Lavori di riqualificazione agevolati al 100%, ristrutturazione edilizia, interventi con Ecobonus, Sismabonus, bonus facciate, colonnine di ricarica: sconto in fattura o cessione credito.

 

 

Torna lo sconto in fattura per i lavori di ristrutturazione edilizia e riqualificazione energetica, e viene prevista la possibilità di cedere il credito, anche a una banca: sono entrambe possibilità esplicitamente previste dal decreto Rilancio, che si applicano sia ai nuovi Ecobonus e sisma bonus al 110% sia ad altri lavori edilizi. 

La possibilità di applicare sconto in fattura o cessione del credito riguarda i lavori sostenuti nel 2020 e nel 2021. Si applica a tutti i lavori di riqualificazione energetica e riduzione del rischio sismico per i quali è prevista la nuova detrazione al 110% dal primo luglio 2020 al 31 dicembre 2021, e non solo.

È prevista anche per altri interventi di ristrutturazione edilizia, riqualificazione energetica e rischio sismico.

 

Lavori con detrazione

  • Ristrutturazioni edilizie: lavori di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, effettuati sulle parti comuni degli edifici condominiali. Oppure lavori di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, sulle singole unità immobiliari. Molto in sintesi, sono i lavori a cui si applica la detrazione al 50% fino a un tetto di spesa di 96mila euro.
  • Efficienza energetica: lavori di riduzione fabbisogno energetico, miglioramento termico edificio, pannelli solari, sostituzione impianti riscaldamento. Sono gli interventi agevolati con l’ecobonus al 65%.
  • Lavori antisismici: sono i lavori che riducono il rischio sismico nelle zone 1, 2 e 3 (in base alla classificazione del rischio sismico).
  • Recupero o restauro della facciata degli edifici esistenti, ivi inclusi quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna: sono i lavori agevolati con il nuovo bonus facciate.
  • Installazione di impianti solari fotovoltaici.
  • Installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici.

Il contribuente, su tutti i lavori sopra indicati può applicare direttamente in dichiarazione la relativa detrazione prevista (110%, 65%, 505 e via dicendo, a ognuno dei lavori si applica l’agevolazione specificamente prevista dalle norme sopra richiamate). Oppure, in alternativa, può scegliere una delle seguenti due ipotesi.

  • Sconto in fattura: è una somma che corrisponde alla detrazione spettante, che viene direttamente scalata sul corrispettivo dovuto al fornitore che ha effettuato gli interventi. Quest’ultimo recupera poi la somma applicando un credito d’imposta, con facoltà di successiva cessione del credito ad altri soggetti, compresi istituti di credito e altri intermediari finanziari.
  • Cessione del credito: trasformazione del corrispondente importo in credito d’imposta, con facoltà di successive cessioni ad altri soggetti, compresi istituti di credito e altri intermediari finanziari.

Il credito d’imposta può essere utilizzato anche in compensazione, sulla base delle rate residue di detrazione non fruite, con la stessa ripartizione in quote annuali con la quale sarebbe stata utilizzata la detrazione. La quota di credito d’imposta non utilizzata nell’anno può essere usufruita negli anni successivi, ma non può essere richiesta a rimborso.

Attenzione: per applicare queste nuove norme è necessario attendere un provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate con le modalità attuative. La norma del DL Rilancio prevede anche le regole relative a controlli e recupero delle agevolazioni indebitamente fruite.

 

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