Lavori di riqualificazione agevolati al 100%, ristrutturazione edilizia, interventi con Ecobonus, Sismabonus, bonus facciate, colonnine di ricarica: sconto in fattura o cessione credito.
Torna lo sconto in fattura per i lavori di ristrutturazione edilizia e riqualificazione energetica, e viene prevista la possibilità di cedere il credito, anche a una banca: sono entrambe possibilità esplicitamente previste dal decreto Rilancio, che si applicano sia ai nuovi Ecobonus e sisma bonus al 110% sia ad altri lavori edilizi.
La possibilità di applicare sconto in fattura o cessione del credito riguarda i lavori sostenuti nel 2020 e nel 2021. Si applica a tutti i lavori di riqualificazione energetica e riduzione del rischio sismico per i quali è prevista la nuova detrazione al 110% dal primo luglio 2020 al 31 dicembre 2021, e non solo.
È prevista anche per altri interventi di ristrutturazione edilizia, riqualificazione energetica e rischio sismico.
Il contribuente, su tutti i lavori sopra indicati può applicare direttamente in dichiarazione la relativa detrazione prevista (110%, 65%, 505 e via dicendo, a ognuno dei lavori si applica l’agevolazione specificamente prevista dalle norme sopra richiamate). Oppure, in alternativa, può scegliere una delle seguenti due ipotesi.
Il credito d’imposta può essere utilizzato anche in compensazione, sulla base delle rate residue di detrazione non fruite, con la stessa ripartizione in quote annuali con la quale sarebbe stata utilizzata la detrazione. La quota di credito d’imposta non utilizzata nell’anno può essere usufruita negli anni successivi, ma non può essere richiesta a rimborso.
Attenzione: per applicare queste nuove norme è necessario attendere un provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate con le modalità attuative. La norma del DL Rilancio prevede anche le regole relative a controlli e recupero delle agevolazioni indebitamente fruite.